Piccole distrazioni.

Fase 1. Dai dai dai!!!! io adoro i Be Your Own Pet! Get Awkward è una bella corsa, una bella scossa, una bella piccola distrazione. Il secondo disco, bello ancora più del primo, energetico, folle, mi fa quasi venir voglia di togliermi 10 anni di dosso ed iniziare a pogare. Anche da solo. Anche contro il muro.
Jemina Pearl, con quella sua voce da ragazzina incazzata, con quell'aria da distruttrice di palchi, con quell'aria punk, i capelli biondi, ha un carisma che prevade prepotentemente in ogni brano. Niente di nuovo, sia chiaro, ma più regolare, più naturale, quasi fosse ordinaria amminstrazione. I Be Your Own Pet ci sanno fare, e senza troppi sforzi hanno registrato un disco che fa saltare, che fa venir voglia di gridare su una Food Fight tiratissima, che fa sorridere su una Becky surreale, e che si chiude con una Beast Whitin al fulmicotone.

Animali di foresta.

Fase 2. Dopo Illegal Tender e The Best Secrets Are Kept, i Louis XIV sono tornati pochi mesi fa, a settembre credo, e io li ascolto adesso in differita. Slick Dogs And Ponies è diverso dall'esordio (o forse è troppo uguale???) e sinceramente mi aspettavo qualcosina di più insomma, su! Va beh, c'è una Sometimes You Just Want To che non mi esce più dalla testa, però... No ma dai alla fine quest'album è noioso. Louis XIV ma che cacchio avete fatto? Dov'è la verve del primo disco? Hopesick è il vostro epitaffio? Grande delusione. Rimandati!

Re decaduti (e pensierosi).

Fase 3. Se cercate su Wikipedia, troverete gli Earth descritti come una "drone metal band". Rinviando a giudizio tale definizione, su cui il mio cervello deve ancora legiferare, ma a quanto pare per me riconducibile ad un metal ambientale di pregevole fattura, The Bees Made Honey Into Lion's Skull è un disco meraviglioso. Un lungo generoso dipinto a tinte noir di un paesaggio desolato, colorato da sconfinate suite che sconfinano nel prog separate tra loro solo per convenzione. Certo, ascoltare quest'album non è semplice. Ma ragionando sulla composizione non si può che restare affascinati. Dopo due distrazioni come i Be Your Own Pet e i Louis ci voleva. Se poi Bill Frisell ha messo le sue corde su alcune tracce del disco allora direi che un buon ascolto è più che garantito.


I droni sulla Terra.

Baustelle - Amen

Direi che ormai è una liturgia. Direi che ormai è una consacrazione. I Baustelle hanno fatto un gran disco, e con "fatto" vorrei intendere proprio l'idea di "costruito", "realizzato", "concretizzato". Amen è un disco forse meno immediato della Malavita, ma più profondo, più ricco di ricerca, di passione. Un disco che cerca Dio in ogni brano, che pretende di dire qualcosa sul mondo, sull'Italia, sulla gente. E come un calderone, le parole bruciano immagini quotidiane di barboni alla stazione, delle puttane nella metropolitana, del piccolo Alfredino caduto nel pozzo, di Charlie inchiodato al suo banco. Sono le storie di un mondo mortale, che come un vecchio film neorealista dipingono quello che ognuno di noi può vedere, o pensare. Francesco Bianconi è un genio, è un dandy, un artista e un vero autore, uno che le parole le sa usare da esteta, un economista dell'arte, prevede la fine del liberismo e adora Baudelaire, che chiedere di più?
E che gli splendidi versi della traccia di chiusura vi facciano pensare :

"Sarebbe splendido. Amare veramente. Riuscire a farcela. E non pentirsi mai. Non è impossibile pensare un altro mondo.
Durante notti di paura e di dolore. Assomigliare a lucertole nel sole. Amare come Dio. Usarne le parole. Sarebbe comodo. Andarsene per sempre. Anda
rsene da qui. Andarsene così. "

Amen.



Francesco Bianconi : burattinaio di parole, sociologo, autore e sì...anche cantante...

Brani migliori : Alfredo, Il Liberismo Ha i Giorni Contati, Colombo, Panico, Andarsene Così.